MARRUVINI
 
S. Bonifacio IV
Sabina Santilli
Emilio Cerasani
Sandro D'Amato
Vincenzo D'Arpizio
Nelio Cerasani
Francesco Ippoliti
Sebastiano Simboli

Acquisito

San Berardo dei Marsi
   
   

 

 

Nelio Cerasani

Avvocato, è stato tra gli artefici della ( ri)conquista della autonomia amministrativa e del ritorno della Municipalità in quello che fu il più grande centro della Marsica e, storicamente provato,un Municipio dell'epoca romana.
Nato a San Benedetto dei Marsi il 17-02-1914 ebbe una vita breve ma intensa piena di ardore civico e grande determinizione in quello che era il sogno di tutti i sambenedettesi.Un incidente stroncò la sua giovane vita il 30-07-1945.

 

 

Le Amministrazioni Comunali hanno voluto rendere omaggio a questo grande cittadino con una lapide esposta davanti al vecchio Municipio.

Nel 2000 gli è stata dedicata la piazza antistante il nuovo Municipio

 

 

Ecco il necrologio che comparve sul giornale del Partito Liberale, partito di cui Nelio era il locale segretario .

- Alle ore 22 del 30 Luglio è deceduto, vittima di un incidente stradale, il Dott. NELIO CERASANI, presidente della sez. del P.L. di S. Benedetto de' Marsi. Con lui è scomparsa una delle figure più rappresentative del movimento liberale nella Marsica.
Giovane esuberante di vita, laureato in Giurisprudenza, ha lasciato fra tutti quelli che l'hanno conosciuto, e sono molti, un profondo rammarico.
Nella sua molteplice attività di professionista, di industriale, di agricoltore, di combattente nella guerra testè conchiusasi, di organizzatore politico, ha portato 1'ardore dei suoi verdi anni, la generosità del suo animo, la ponderatezza del suo ingegno. Sua precipua virtù fu la vitalità: era uno di quegli uomini che sentono, per istinto l’attrazione del bello e del buono, che sposano con entusiasmo le cause sante della, giustizia ed a esse sacrificano senza rimpianto interessi particolari e personali. La sua improvvisa dipartita ha suscitato dolore profondo specialmente tra il popolo di S. Benedetto de' Marsi. Per la resurrezione e il benessere di questo paese egli ha donato, con vero spirito di abnegazione, tutte le sue energie. I Sambenedettesi, che l'hanno ammirato lavoratore indefesso, che hanno avuto modo di conoscere più da vicino la sua grande anima di benefattore, che 1' hanno visto dimentico dei suoi interessi personali ogni qual volta il paese ha avuto bisogno di un patrocinatore, hanno versato lacrime sincere di rimpiantone il giorno dei suoi imponenti funerali. Tutti , indistintamente, i suoi concittadini hanno sentito il dovere di sospendere gli impellenti lavori della trebbiatura in atto, per rendere alla sua salma 1'estremo saluto.
La morte lo ha colto sulla breccia. A capo della locale sezione del P.L., che egli ha voluto e ha fatto una delle più fiorenti della Marsica, ha speso i tesori della sua attività per elevare il tono della vita paesana nell'ideale superiore della libertà.
Fin dall' inverno scorso, poi, a capo del rinato Comitato per l'autonomia Comunale del paese, aveva fatta sua propria la causa di tutti i Sambenedettesi e si era adoperato appassionatamente per condurre alla soluzione la difficile questione che rimaneva irrisolta da oltre quarant' anni.
E quando già la sua attività era ormai rivolta a preparare solenni festeggiamenti per 1'ottenuta autonomia, la morte lo ha stroncato improvvisamente negandogli di vedere i frutti della sua opera e immergendo la famiglia, di cui era 1'orgoglio, in un dolore inconsolabile.
Da queste colonne vadano le sincere condoglianze di tutti i liberali della provincia, ai familiari e a quanti lo ebbero caro.

 



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