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Dialetto

A conclusione del nostro studio ci sembra doveroso fare un accenno al dialetto, che in questi ultimi anni ha subito una rapida evoluzione, dovuta soprattutto alla industrializzazione e alla diffusione dei mass-media.
Mentre una volta la vita si svolgeva nel paese natio, all'interno della piccola società agricolo-patriarcale,dove nei rapporti umani era sufficiente la lingua materna, oggi con l'industrializzazione,molti giovani si sono trasferiti nelle grandi città e sono costretti a farsi intendere con la lingua ufficiale comune, cioè l'Italiano.
Altro fattore di primaria importanza per levoluzione del dialetto è dato dalla radio, dalla televisione e dalla stampa che martellano quotidianamente l'individuo sino a ridurlo ad immagine e somiglianza di un modello comune di espressione linguistica.
Numerosi sono oggi i tentativi di rivalutazione dei dialetti che vanno scomparendo insieme ad un ricco patrimanio culturale.
Benchè limitato nel lessico, il dialetto ha una grande forza rappresentativa: rapido, sintetico, sempre legato alla immediatezza del bisogno
Si differenzia dalla lingua uff:iciale non per caratteristiche implicite, ma solo perchè limitato all'uso di una piccola comunità.
Il dialetto di S. Benedetto, come quelli di tutta la Marsica è foneticamente aspro e di difficile trascrizione. In esso ritroviamo molte similitudini con il dialetto romano e napoletano, cioè con regioni che hanno avuto la nostra stessa storia, che hanno subito il dominio spagnolo e francese.
E' naturale , inoltre, ritrovare nel dialetto marsicano tracce del romanesco, perchè la Marsica è stata sempre attratta nell'orbita di Roma, fin dai primi anni della Romanità. Nel dialetto di S. Benedetto si ritrovano tracce della lingua spagnola, latina ma soprattutto francese: da notare la "e" non accentata è sempre muta ( es: perchè si legge prché) la j seguita da una altra vocale è " mouille". Gli articoli indeterminativi un ed uno si metafonizzano in ne con la e muta ( es: un cane si dice n cane)gli articoli determinativi il e lo si metafonizzano in i e l . Il fonema o si metafonizza in u ( es : compaere diventa cumpare ). Spesso si raddoppiano le consonanti nelle parole precedute da : a, e , ne, pe, sci, ( es: a casa si trauce a ccase ) abbiamo ritenuto opportuno fare una piccola raccolta e riportare alcune poesie in dialetto locale.Queste poesie hanno le caretteristiche principali della poesia dialettale in genere, tra cui l'occasionalità e il sarcasmo.

 

DA MARRUVIUM A SAN BENEDETTO DEI MARSI promosso dalla COMUNITA' MONTANA "VALLE DEL GIOVENCO"
gruppo di lavoro : Assetta Maria Antonietta; Ciofani Teresa; Cordischi Antonietta; Giocondi Ada; Letta Fiorella.; Parisse M. Laura; Tirabassi Antonio.
Ha collaborato la D.ssa Di Cioccio Lucia

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